IO Luigi Taglienti è il nuovo progetto dello chef ligure, approdato a Piacenza dopo tanti anni a Milano. Il locale è parte integrante di Volumnia, uno spazio espositivo sito nella chiesa sconsacrata di Sant’Agostino. Il ristorante è estensione logica e diretta di questo luogo d’arte e sorge nella vecchia falegnameria della chiesa, con la luna di Davide Groppi che domina la sala.
Il pronome IO non è un atto egocentrico dello chef, ma indica che chi si siederà a questa tavola avrà un ruolo centrale e sarà invitato a trovare il proprio comfort interiore grazie a questa cucina, che dipinge l'Italia con tocchi di Francia, risentendo anche della bellezza mistica del luogo.
Il Multicolore inusuale coniuga frutta e verdura, servite in consistenze diverse, in un piatto millimetrico, elevato da un infuso di sedano e yuzu da usare come bevanda o come pinzimonio. C’è poi l’omaggio molteplice a Piacenza, con i tortelli di magro “con la coda”, potenziati dalla visione di Taglienti, ma non toccati nell’essenza della ricetta, e con la Manzetta piacentina, servita con una salsa miroir preparata con uno dei vini rossi dei colli della zona. Il culmine è nel risotto, servito alla Parmigiana, con un capriolo stracotto da scoprire in fondo al piatto e un tocco di caffè. Non mancano la Liguria (con gli scampi di Riviera) e il limone (grattugiato, verde, sulla perfetta lasagna). Questa tavola è una celebrazione viva dell’Italia, che culmina nel Gran dessert all’italiana, dopo esser passati per la Francia ed essere approdati a Piacenza, nuova partenza per Luigi Taglienti, cuisinier italien.
piacentino, classe 1988, ingegnere&ferroviere. Mosso da una curiosità gastronomica continua, ama definirsi “cultore delle cose buone”, essendo cresciuto in una famiglia dove si faceva tutto “in casa”. Crede fermamente nella buona tavola come creatrice di legami, ricordi ed emozioni vive. Instagram @lucafarina88
+393516152292
Tavoli all’aperto
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piacentino, classe 1988, ingegnere&ferroviere. Mosso da una curiosità gastronomica continua, ama definirsi “cultore delle cose buone”, essendo cresciuto in una famiglia dove si faceva tutto “in casa”. Crede fermamente nella buona tavola come creatrice di legami, ricordi ed emozioni vive. Instagram @lucafarina88