La cucina che Niko Romito propone negli hotel Bulgari del mondo (Milano, Shanghai, Pechino, Dubai, Parigi, Tokyo, Roma e altri ancora verranno) ha ben pochi eguali. I piatti in carta sono il frutto di lunghe riflessioni, ricerche e sperimentazioni, su ciò che dovrebbe essere oggi la cucina – tradizionale – italiana.
E quindi, a prima vista, il menu gioca in quest’ottica con nomi di piatti visti e rivisti: vitello tonnato, spaghetti al pomodoro, lasagna, cotoletta e risotto alla milanese… Ma, se si va a fondo, si può notare come lo chef di Casadonna, nel cuore d’Abruzzo, sia riuscito a purificare ogni ricetta al fine di valorizzarla e adattarla al presente.
I piatti risulteranno dunque incredibilmente saporiti ma al tempo stesso estremamente leggeri. Quale migliore dimostrazione se non il brodo, servito come preambolo dell’intero menu, la cui consistenza liquida e la sapidità non sono che il frutto dell’estrazione delle tre verdure (carote, cipolle e sedano) che lo compongono? Poi ci si lascerà sedurre volentieri dalla Zuppa di parmigiano e carciofi, dal Merluzzo con pomodori speziati o, ancora, dei Calamari arrostiti con una salsa a base di carote e aceto...
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
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Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)