Acqua Panna S.Pellegrino Ceretto The Fork

Guida ai ristoranti d'autore in Italia e nel mondo con i premi alle giovani stelle

Paris, je t'aime

di Giovanni Alajmo
Giovanni Alajmo, responsabile di sala del Caffe Stern di Parigi a soli 22 anni

Giovanni Alajmo, responsabile di sala del Caffe Stern di Parigi a soli 22 anni

Clown Bar
(114 rue Amelot, +33143558735, clown-bar-paris.com, leggi la scheda sulla Guida)
Sono d’accordissimo con mio papà: si tratta del fratello minore del già conosciuto e consigliatissimo ristorante Saturne, premiato da una stella Michelin ormai da diversi anni. Propone qualche ricetta ‘sempreverde’ dello chef Sven Chartier come le sue immancabili Cervella di vitello alle erbe e brodo dashi, il piccione all’alloro e la Pithivier. Il resto è tutto reinventato dallo chef attuale, Axel. Spagnolo di Barcellona con esperienze in Italia al fianco di Giancarlo Perbellini, è capace di lavorare in uno spazio incredibilmente ristretto e servire comunque un pasto di altissima qualità dall’entrée al dessert. La carta vini è centrata sul vino naturale, il personale è sorridente e disponibile, l’ambiente è molto semplice e divertente.

L’Avant Comptoir du Marché
(14 Rue Lobineau, +33144270797)
La porta a fianco all’Avant Comptoir de la Mer. E’ una proposta esattamente opposta a “ostriche & champagne” che preferisce mio papà, quindi… Orecchie di maiale caramellate e Bordeaux. Lo stile del locale ricorda la barra spagnola. Si è tutti in piedi al banco, non si hanno sedie o sgabelli. Il menu è stato trasferito piatto per piatto sul soffitto accompagnando tutte le pietanze (o come diremmo noi a Venezia i ‘cicchetti’) da dei disegni. Le bottiglie sono esattamente di fronte ai propri occhi. Da non perdere, non appena si entra, il burro salato da 2kg che dà il benvenuto al bancone… si potrebbe mangiare solo quello ;)

Le Gabriel

Le Gabriel

Le Gabriel – Hôtel La Réserve 
(42 avenue Gabriel, +33158366060, lareserve-paris.com)
Lo chef Jérôme Banctel, premiato a pochi mesi dall’apertura del ristorante con due stelle Michelin e il responsabile di sala Marco Tognon sono capaci di rendere un pasto all’interno di questo hotel un’esperienza indimenticabile. Consiglierei vivamente di lasciarsi guidare nelle scelte dei piatti da assaporare. Lo dico perché il servizio di sala è splendido, sanno come coinvolgere il cliente e farlo divertire. Vengono messe in luce abilità del maître e dei suoi collaboratori che ormai, anche in ristoranti di questo livello, sono passate di moda. Il sommelier è molto preparato e la carta curata e precisa. Dopo pasto ci si può regalare un sigaro nel meraviglioso fumoir, magari accompagnato da un buon calvados.

Manko Paris
(15 avenue Montaigne, +33.182280015, target="_blank"manko-paris.com)
Cucina peruviana firmata da Gaston Acurio ma senza stelle né troppe pretese. I prodotti usati sono freschissimi e l’executive chef Ruben Escudero è capace di trattarli divinamente. Ceviche, pesce crudo, scampi e pisco-sour in menu. Ne esce una cena giovane e divertente, con molti dei piatti che sono da condividere tra commensali. Carta vini centrata sul Sud America, molto interessante. Servizio simpatico e alla mano. Il locale è molto grande per la media parigina infatti, nel fine settimana al termine del servizio della cena, entra in gioco il dj e viene aperto un bar a cocktail proprio dietro la sala da pasto permettendo, a chi vuole, di continuare la festa fino a tarda notte.

Le Grand 8
(8 rue Lamarck, +33.1.42550455, restaurant-legrandhuit.com)
E’ il mio rifugio dalla frenetica Parigi. A due passi dalla Chiesa del Sacro Cuore, sulla collina di Montmartre è un posto che resta sempre lontano dal caos parigino rendendo ogni cena incantevole e estraniante dalla vita mondana. Emily, la responsabile di sala, è un oste super coinvolgente. La scelta è tra 4 entrée, 4 plat, 3 dolci e un formaggio ogni giorno diversi. Una cuisine du marché vera e buona. Lo chef Tony è un ragazzo giovane di nemmeno 30 anni, con una grande passione per il suo lavoro. Non lascia mai i suoi clienti delusi. Dopo cena il panorama di Parigi dall’alto di Sacre Coeur è sempre uno spettacolo molto romantico.

Giovanni Alajmo
Giovanni Alajmo

22 anni, figlio di Raffaele Alajmo, è responsabile di sala del Caffè Stern di Parigi, uno dei tanti gioielli della famiglia padovana