All’interno del Grand Hotel Majestic “già Baglioni”, unico 5 stelle lusso nel cuore della città, il ristorante – aperto anche agli esterni – propone 3 menu: tradizione bolognese, vegetariano e un percorso di 6/8 portate su ispirazione di Agostino Schettino, il giovane chef da poco più di un anno alla guida della brigata, ma dalle idee chiare: dare valore al territorio senza mai dimenticare le radici partenopee, in una doppia accezione: come appartenenza geografica, rispecchiata nella scelta degli ingredienti, e come tributo alle figure di famiglia.
Nell’antipasto vegetariano, ad esempio, la rapa al centro del piatto diventa un mignon di rosa in onore del padre fiorista, mentre lo Gnocco ripieno d’anatra, Provolone Valpadana e carota alla scapece – vera chicca in carta – rievoca le emozioni della prima pasta fresca preparata con il nonno. “Il mangiafagioli” è dedicato al celebre dipinto dell’artista bolognese Annibale Carracci ed è una piccola opera d’arte tutta da gustare: una Tagliatella in nido con fagioli, cozze e plancton marino nella quale le distanze tempo spazio si azzerano per fondersi in un piatto dall’equilibrio perfetto.
giornalista tivù, appassionata d'interviste, nata e cresciuta a Milano, dov’è stata ostinatamente vegetariana, si trasferisce a Bologna nel tempo necessario per cambiare idea, dichiarando il suo eterno amore al ragù e alla mortadella. Le piacciono anche le lunghe camminate sui colli bolognesi con il suo cane Aldo, soprattutto quando, al termine della scarpinata, c’è un rifugio con salumi e Pignoletto come ricompensa
Ristorante con camere
giornalista tivù, appassionata d'interviste, nata e cresciuta a Milano, dov’è stata ostinatamente vegetariana, si trasferisce a Bologna nel tempo necessario per cambiare idea, dichiarando il suo eterno amore al ragù e alla mortadella. Le piacciono anche le lunghe camminate sui colli bolognesi con il suo cane Aldo, soprattutto quando, al termine della scarpinata, c’è un rifugio con salumi e Pignoletto come ricompensa