Le serate di Trastevere, quartiere popolare e attivo vicino al centro di Roma, solitamente ci abituano ad altro. A Trastevere si va solitamente tra amici, passando tra gli studenti che bevono sulla scalinata di piazza Trilussa, davanti allo scenografico Ponte Sisto, e schivando la coda interminabile di turisti che si forma davanti a Tonnarello. Mai ci si aspetterebbe di trovare tra le strette vie di sanpietrini uno dei locali, ad avviso di chi scrive, più brillanti di tutta Italia, stellati inclusi.
Aperto nell’ottobre 2020 da Flaviano Pizzoli come un’enoteca con una piccola offerta di piatti per accompagnare vini, per lo più naturali e artigianali, con l’arrivo nel 2024 di Mirko Pelosi, l’enoteca cresce e diventa un ristorante, con un’offerta definita e di stile cristallino anche in un locale principalmente di sedute alte e impostato per una clientela di bevute più che di mangiate.
Formato tra Scozia, Norvegia e Francia – con testa e stili di servizio spesso proiettati sul Giappone – Mirko lavora gli ingredienti dando una scossa contemporanea alla cucina italiana e, finalmente, una traiettoria futura fatta di prodotto e tecnica.
dopo un passato a Londra e a Parigi, lavorando in pubblicità, Edoardo Cervigni si occupa oggi di progetti creativi nel mondo food and travel firmandosi a volte Tokyo
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