Vilòn il nome dell’hotel, piccolo e delizioso, Adelaide quello del ristorante che ha lo chef in Gabriele Muro e in Andrea De Benedetto il pasticciere, con sala e cantina affidate a Simone Freda. E’ tutto molto, coccolo, raccolto e nascosto, un ristorante segreto viene spontaneo dire, subito dopo il salotto.
Gabriele è di Procida e lo ha bene a mente, ma sa altrettanto bene di essere nella capitale, così la sua carta è un lungo viaggio a zig zag che tocca anche Tokyo e riserva diversi piacevoli momenti, con una pagina davvero intelligente. Tentazioni romane propone “i piatti che hanno reso famosa Roma nel mondo”: Cacio e pepe, Carbonara e Amatriciana. Perché negarle?
Nell’attesa di gustarle tutte e tre, eccomi soddisfatto dopo Appunti di viaggio, astice affumicato, patate e funghi; Aglio, olio e baccalà, un fuori carta da scarica elettrica che accompagna Gabriele da vent’anni; La Cicarella nuda ovvero tagliolino, canocchie e il loroo fondo bruno; Transumanza, un raviolo d’agnello, cicoria di campo e brodo cacio e pepe; l’Incavolato nero, filetto di manzo, crema di miso alle nocciole del Viterbese e Cavolo Nero. Infine il momento dolce: L’oro di Procida, limone, fortissimamente limone.
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi
Ristorante con camere
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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