Quando parliamo di destinazioni gastronomiche remote, difficilmente ne troveremmo di più sperdute se consideriamo Naar, un piccolo e intimo ristorante ai piedi dell’Himalaya, gestito da uno dei cuochi più talentuosi d’India, Prateek Sadhu. Originario del Kashmir, Prateek prende ispirazione dalla cucina di montagna e le sue molteplici interpretazioni utilizzando il fuoco come strumento principale.
Dai sapori intensi e decisi, i piatti si ergono attraverso su aromi e spezie come cardamomo nero e coriandolo, ricchi di ghee, ma poi controbilanciati dalla freschezza di erbe aromatiche che coltivano nel proprio orto e per cui sono praticamente autosufficienti. L’ingrediente principe è la trota di montagna che Prateek serve svariate forme nel corso della prima parte del pasto, ma i piatti più straordinari sono due a base di agnello.
Il primo, Cervello di agnello fritto perfettamente con una salsa speziata e aglio verde, servito con makki ki roti. Il secondo piatto, degli strepitosi Noodles Sundrkala con salsiccia di agnello Ladakh e un brodo eccellente con Timru (arbusto dalle bacche pungenti che ricordano il pepe di Sichuan) che pizzica la lingua.
Food & wine writer slovena, lavora per la televisione nazionale e collabora con Fine Dining Lovers e Gasterea Magazine. È co-autrice del libro di Ana Ros “Sun and Rain” (Phaidon)
Ristorante con camere
Food & wine writer slovena, lavora per la televisione nazionale e collabora con Fine Dining Lovers e Gasterea Magazine. È co-autrice del libro di Ana Ros “Sun and Rain” (Phaidon)