“Boragó è stato aperto per i cileni, per connetterli con il loro territorio e per connettere il Cile con il mondo”, spiega lo chef Rodolfo Guzmán. Il cuoco dagli occhi di ghiaccio ha raccolto la sfida di portare la grande biodiversità che contraddistingue il sua paese in tavola e, negli ultimi decenni, ha conquistato tutti con una delle mete gastronomiche più rinomate del Paese, dal 2006.
Guzmán propone gli oceani dell’isola di Pasqua in una progressione di salse a base di alghe, dalle più delicate alle più intense, abbinate a pesci come kra-kra, konzo e tonno pinna gialla. Un tuffo nei prodotti ittici cileni del menu invernale, serviti con brodi e rari tagli di texture inconsuete. Impeccabile sensibilità nel comprendere le nuances del prodotto endemico legato al terroir.
Boragó offre un’esperienza unica sui sapori grazie all’incessante ricerca e al supporto di 200 raccoglitori e piccoli produttori cileni. Un assaggio della foresta di Araucania e dell’autunno cileno nella noce di Araucaria, cibo essenziale degli antenati.
giornalista freelance e media consultant, dopo aver studiato Food & Beverage Management all'Università Bocconi, ha fatto di Milano la sua casa e gira il mondo per raccontare esperienza di cucina genuine. Instagram: anastassiaav
Ristorante con camere
giornalista freelance e media consultant, dopo aver studiato Food & Beverage Management all'Università Bocconi, ha fatto di Milano la sua casa e gira il mondo per raccontare esperienza di cucina genuine. Instagram: anastassiaav