Chi ricorda chef Davide Maci protagonista della cucina del Market Place di Como si sorprenderà: lui continua a prescindere dal territorio in senso stretto, ma ha sposato la bandiera dell’italianità. Ora, nella nuova avventura del bellissimo Villa Lario, ha scelto di utilizzare solo ingredienti della Penisola, «in passato la mia nota stilistica predominante era la contaminazione internazionale. Ora ho bisogno di proporre, per aperitivo, le melanzane nel boccaccio di mia nonna». Aggiunge: «Sono felice e innamorato del posto»
La serenità di uno chef si riflette sempre nell’esito a tavola. Noi abbiamo mangiato molto bene. Ad esempio, sono interessantissimi i Ravioli “bugiardi”, ossia senza ripieno, può sembrare un’assurdità ma è funzionale al morso (la chiusura dei ravioli propone una parte più callosa), il resto lo fa il condimento di ortaggi, erbe e salsa al basilico, quindi nuances leggiadre e amarostiche. Il Trancio di ombrina in fiori di zucca, salsa di foglie di zucchine, salsa alle cozze ribadisce l’insofferenza di Maci per i legami territoriali, sembra un piatto fuori posto ma poi il palato dice che è buonissimo.
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it
Ristorante con camere
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it