Pochi cuochi italiani esercitano un’influenza internazionale come Norbert Niederkofler da 10 anni. La rivoluzione gentile di Cook The Mountain e la sua scuola sono presenti ormai in molti paesi e ristoranti del mondo. Tanti giovani chef sono passati dalle sue cucine sin dai tempi del St Hubertus e ora dall’Atelier Moessmer Norbert Niederkofler e oggi mietono successi nelle loro. E questo con una cucina che più identitaria e locale sarebbe difficile immaginare. Almeno a certi livelli.
Sempre più direttore di un’orchestra di giovani talenti, età media sotto i trent’anni – investiti di responsabilità ma anche visibilità - Mauro Siega, Lukas Gerges, ma prima Michele Lazzarini e molti altri -, Niederkofler vive il ruolo di mentore con consapevolezza dopo aver superato abbondantemente la soglia dei 60 anni, senza mai mostrare segni di stanchezza. Anche nei piattI: dalla Tartelletta e gamberi di fiume, al “Bauerntoast“, il Lucioperca con salsa crauti, alla Tota salmonata e salsa alle castagne o il giocoso Bretzel con la coleslaw, l’insalata d cappuccio e carote di origine irlandese con una salsa di yogurt. La grande cantina non sfugge alla filosofia della casa e la completa degnamente.
non è un pr, non è un influencer. Da 25 anni cerca semplicemente di fare giornalismo e critica enogastronomia
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