Una manciata di tavoli in un locale raccolto e minimal, con un arredo moderno, sui toni del grigio, luci soffuse e un mood che predispone a concentrarsi sui piatti che arrivano dalla cucina. La mano dello chef è dinamica e in continua evoluzione, alla ricerca di sapori nuovi, che in realtà sono il frutto di una ricerca tra i piatti della tradizione veronese e citazioni internazionali.
I classici come la salsa pearà (quella che si mangia con il bollito di carne) prendono nuova vita per diventare degli stuzzicanti biscotti salati. L'approccio dunque è giocoso, frutto di una creatività messa al servizio della tecnica, presente e mostrata, ma mai ostentata. Il risultato nel piatto è particolarmente gradevole all'occhio e in bocca ed ecco che si fondono Bergamotto e broccoli, Faraona e cavolo fermentato. Il servizio è giovane, attento e poreparato, ma super rilassato. La carta vini personale, in crescita, con interessanti citazioni di piccoli produttori.
cronista de Il Giornale di Vicenza, responsabile della redazione enogastronomica. Ama cucinare per gli amici bevendo una buona bottiglia di vino, viaggiare in moto e in camper e fotografare.
cronista de Il Giornale di Vicenza, responsabile della redazione enogastronomica. Ama cucinare per gli amici bevendo una buona bottiglia di vino, viaggiare in moto e in camper e fotografare.