Siamo nella parte nord delle Colline Teramane con la più alta concentrazione di cantine di qualità, sulla via principale che circumnaviga questo borgo di 1600 abitanti. Una casa in mattoni, le luci soffuse, un gruppo di giovani che bevono un calice nello spazio all'aperto che già mettono allegria. Si percepisce una bella atmosfera, calda e informale, quasi casalinga: tutto è a vista, anche dall'esterno attraverso la grande finestra, con il forno a legna e la brace dove avvengono quasi tutte le cotture, il banco di lavoro dove vanno e vengono padelle e stoviglie, i gesti – ora rapidi e decisi, ora più lenti e riflessivi – del giovane chef Maicol Capriotti e dei suoi collaboratori.
La compagna Federica Brandimarte ha il piglio e il sorriso giusto per guidare le due sale e illustrare le carte, quella non banale dei vini e quella della cucina con due percorsi da 5 e 7 portate e piatti liberi con alcuni classici ripensati con curiosità e leggerezza, come la Tartare di manzo con midollo alla brace e salsa alla pizzaiola, la Lasagna d’anatra, i Cappelletti ai tre arrosti in brodo di gallina, il Pollo alla brace in due servizi, i Cachi con gelato al Marsala e arachidi.
esperto di comunicazione, giornalista e sommelier, da trent'anni racconta ristoranti, produttori e territori. È fondatore e curatore del congresso di cucina regionale MeetInCucina e del sito vinirosa.it
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Tavoli all’aperto
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esperto di comunicazione, giornalista e sommelier, da trent'anni racconta ristoranti, produttori e territori. È fondatore e curatore del congresso di cucina regionale MeetInCucina e del sito vinirosa.it