Alessio Longhini ha alcuni punti fermi. Primo: quello che cucina deve essere comprensibile. Secondo: il lato verde. Terzo: la sostenibilità. E qui fa scopa con la filosofia dei suoi titolari, gli imprenditori che hanno dato vita al boutique hotel ai piedi del Monte Grappa. Il risultato finale è che il ristorante ha ottenuto la certificazione di Care’s Ethical Restaurant. La cucina del giovane Alessio è decisamente contemporanea, eppure non rincorre l’innovazione fine a se stessa. Utilizza pochi ingredienti nei piatti e la ricerca della materia prima adatta (e di qualità) è la base di partenza.
Lui segue le stagioni, cammina per i boschi, la campagna, la natura (prima ad Asiago, adesso fra gli orti e i frutteti di Ca’ Apollonio), segue gli insegnamenti del suo maestro, Norbert Niederkofler, per il quale rispetto e valorizzazione della materia prima locale vengono prima di qualunque altra cosa. Il piatto, spesso, nasce assaggiando un ingrediente. I menu (Familiarità a 110 euro, Congiunzione a 160) parlano chiaro: Il Giardino (trionfo di verdure) e lo Speck di Ombrina, levistico, cetriolo, mela; la Carota alla brace e i Ravioli ripieni di insalata, scarola affumicata, mela e semi.
veneziano, giornalista, una vita professionale dedicata allo sport da inviato (e adesso da appassionato e tifoso della squadra della sua città), cura dal 2008 "Gusto", la pagina di enogastronomia del Gazzettino di Venezia, e coordina "Cibi, Vini & Piaceri", l'inserto mensile dello storico quotidiano veneto che racconta il territorio attraverso prodotti, ristorazione, chef, enologia
+390424280457
Ristorante con camere
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veneziano, giornalista, una vita professionale dedicata allo sport da inviato (e adesso da appassionato e tifoso della squadra della sua città), cura dal 2008 "Gusto", la pagina di enogastronomia del Gazzettino di Venezia, e coordina "Cibi, Vini & Piaceri", l'inserto mensile dello storico quotidiano veneto che racconta il territorio attraverso prodotti, ristorazione, chef, enologia