Dalla darsena del porto di Savona, questo piccolo gioiellino gastronomico ha iniziato a farsi sentire. La voce è quella di Giacomo Faziola, Caterina Panerati e Andrea Ziliani, tre giovani che, tra esperienze di livello e idee vincenti, sono riusciti a imporsi con un format che inneggia alla condivisione.
Il termine Scrapf a riferimento a tutto ciò che è scarto e ben descrive cosa accade ai fornelli: l’ingrediente, che sia pesce, carne o vegetale, viene impiegato nella sua interezza, riducendo lo scarto al minimo e servendosi, al bisogno, anche di fermentazioni e frollature.
Il menu è breve, originale, stagionale e non segue la canonica divisione. Qui gli antipasti diventano Piattini, mentre i primi e i secondi sono raggruppati in Piatti; una scelta furba, perché senza sforzo si è invogliati a provare quante più portate possibili, senza farsi mancare anche quelle fuori menu.
La cucina di Faziola è in evoluzione e, senza sembrare incerta, riesce nella non facile impresa di essere cosmopolita senza abbandonare la Liguria; la cantina, invece, ha la bussola ferma e immobile sulle referenze naturali, sotto l’egida delle parole d’ordine: pulizia e sostenibilità.
Classe 1983, Food Writer nell’anima e instancabile gustatore seriale, scrive e racconta di cibo e delle persone che lo rendono unico. Sempre pronto a cogliere ogni dettaglio di ciò che assaggia con tutti i sensi, l’olfatto rimane il suo strumento preferito. Annusa tutto, orgogliosamente, dal 1983 e quando non è seduto a tavola fa il papà e l'ingegnere
Classe 1983, Food Writer nell’anima e instancabile gustatore seriale, scrive e racconta di cibo e delle persone che lo rendono unico. Sempre pronto a cogliere ogni dettaglio di ciò che assaggia con tutti i sensi, l’olfatto rimane il suo strumento preferito. Annusa tutto, orgogliosamente, dal 1983 e quando non è seduto a tavola fa il papà e l'ingegnere