Coro

In una chiesa sconsacrata del Cinquecento, sospesa tra mura di tufo e architetture contemporanee, Coro è oggi uno degli indirizzi più significativi di Orvieto. Lo spazio, firmato dall’architetto Giuliano Andrea dell’Uva, unisce affreschi e volte originali a inserti moderni, trasformando l’ex oratorio in un ristorante che è esperienza estetica oltre che gastronomica.

In cucina c’è Ronald Bukri, formazione importante e mano precisa: il suo stile è essenziale, diretto, incentrato sulla memoria e sulla materia prima, mai sovraccarico. In sala, Francesco Perali incarna l’arte dell’accoglienza, con un servizio calibrato e naturale che mette l’ospite al centro. Insieme hanno costruito un progetto che è armonia di opposti: sacralità e leggerezza, gesto e sostanza, ricerca e calore.

Un luogo in cui cucina e ospitalità si fondono in un unico racconto, riconosciuto anche a livello internazionale per la qualità e l’identità forte che esprime.