È un luogo del cuore, che merita il posto d’onore nell’agenda degli indirizzi segreti. Quelli da custodire gelosamente, da condividere con anime affini che sanno apprezzare e meritevoli di un regalo esclusivo, dove il cibo è esperienza, i gusti vari e inusuali, decisi e delicati, conducono per mano in un viaggio che lascia traccia nei ricordi. Strano a dirsi ma è così, da Lilith e la famiglia Tramis si può non passare per lungo tempo, ma quando si torna, in questa masseria lontana dalla città e dai rumori, c’è il piacere della ri-“scoperta” di piatti non commerciali, che narrano il territorio, la sua storia, la sostenibilità.
Proposte frutto di un lavoro complesso, fatto di condivisione, spunti storici da parte di nonna Carmela, di percorsi differenti delle sorelle Giulia, in sala e Martina, che con Francesco Pellegrino si occupano dei dolci, di Claudio e Miriana, grazie ai quali il Lilith ha preso vita. E poi c’è Matteo Romano, che si occupa della parte salata. Qui il quinto quarto è sempre presente in carta, così come la pasta fresca. Gustosi i Tortelli ripieni di fegatini e cuori di pollo, rigaglie, spinaci e brodo di porri versato al momento.
scrive di Puglia, viaggi e cibo, quello buono. Sempre a caccia di novità, collabora a Con Gusto e Il Gusto di Repubblica Bari e le Guide di Repubblica
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Tavoli all’aperto
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