Un menu di Davide Scabin non è mai solo un menu. Dietro i piatti, dietro le ricette, dietro il mestiere, dietro l'estro, dietro la tradizione, c'è un pensiero. Il piatto è l'esito di una intuizione fugace e di lunghi ragionamenti, il frutto buono di una vita passata a essere, come vuole il più abusato dei luoghi comuni che lo riguardano, "genio e sregolatezza".
Il menu 2024 LGBT, acronimo di Long Gourmet Brainstorming Time, in attesa del prossimo, è un percorso tra cucina classica e incoscienza fanciullesca, tra Costolette di agnello impanate alla salsa Villeroy e l'Arrosto di foie gras con foglie di basilico; tra le Ostriche alla Thai con banana verde e chorizo e il Savarin di riso con l’anguilla e le Chiocciole in persillade.
Attorno ai piatti principali, c'è un corollario di serissimi divertissement: la zuppa ghiacciata di cipolla, il mango alla brace con la “piña colada smoothie” o lo scampo con frappè di peperone e la gelatina di fondo bruno e tartufo nero estivo. Il menu è unico, la carta non esiste, l'esperienza è totalizzante e costa 260 euro. 140 euro un (difficile) abbinamento con i vini.
avvocati di professione e gastronomi per passione. Da 25 anni recensiscono a quattro mani ristoranti sulle pagine torinesi di Repubblica. Collaborano con varie guide gastronomiche nazionali e sono gli autori delle Guide i 100
avvocati di professione e gastronomi per passione. Da 25 anni recensiscono a quattro mani ristoranti sulle pagine torinesi di Repubblica. Collaborano con varie guide gastronomiche nazionali e sono gli autori delle Guide i 100