Nella messe di tutti i ristoranti d’hotel di Dubai, si distingue nettamente Orfali, un’insegna indipendente molto popolare, a pochi minuti dall’aeroporto, fondata da Mohamad, Wassim e Omar Orfali, 3 fratelli di Aleppo, fuggiti dalla Siria nel 2007.
Il concept del posto è tutt'altro che affettato: la musica di un volume sopra la media rimbalza tra gli anfratti di una struttura che si sviluppa verso l’alto, con richiami architettonici al mondo arabo ma anche al Rinascimento europeo. Mohamad, il volto più popolare dei tre, ha una grande passione per la Spagna e per l’Italia, fatto che spiega i grandi influssi mediorentali di una cucina che poi abbraccia tutto il Mediterraneo.
È così che si alternano tanti piccoli bocconi, concepiti molto bene: il Bulgur piccante in foglia di shiso, da chiudere come un taco; l’esagerato Foie gras, miso di nocciole, mela cotogna e il Caviar Bun, omaggio alla popolare tapa dei ragazzi di Disfrutar, con la differenza che il montarozzo di caviale sta sopra e non dentro il bun. Due ore spese benissimo tra la simpatia del personale, le tante kombucha autoprodotte da sorseggiare e le clamorose tartellette dolci a fine pasto.
laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt
laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt