Fra Lungarno, Torre San Niccolò e sotto le belle rampe del Poggi recentemente ristrutturate, che portano al Forte di Belvedere in Piazzale Michelangelo: qui si trova Saporium di Firenze. Pareti sui toni del verde che ritroviamo anche nelle divise del personale. Un'apertura al fulmicotone: in pochi mesi raggiunti i massimi traguardi, anche più della casa madre di Chiusdino - Borgo Santo Pietro - di cui il locale fiorentino è l'emanazione nel capoluogo.
Ariel Hagen, doti naturali di leadership, nonostante la giovane età, gestisce perfettamente la brigata con piglio da direttore d'orchestra navigato. Allievo, riconoscente, di Norbert Niederkofler e Gaetano Trovato: ha già una sua idea precisa di cifra stilistica, una cucina ricca piena, dai sapori decisi, mai banale. Non segue sterili sperimentazioni o desideri di stupire con concetti troppo "intelletuali" ma solida e appagante.
Certo tutta o quasi, la materia ha a che fare con la fattoria del Borgo ed è quindi un vantaggio, ma viene reinterpretata magistralmente, secondo il concetto intrigante della "Stagione che non c'è". Servizio sorridente e cantina superba con presenza anche di vecchie annate.
autore e conduttore televisivo e radiofonico, uno di quelli colpevoli di aver riportato il cibo in tv nell'era corrente. Ama molto la cultura, la storia e il costume, non solo in ambito gastronomico. La fotografia è una delle sue passioni attuali
autore e conduttore televisivo e radiofonico, uno di quelli colpevoli di aver riportato il cibo in tv nell'era corrente. Ama molto la cultura, la storia e il costume, non solo in ambito gastronomico. La fotografia è una delle sue passioni attuali