Sono sei, tutti differenti per epoche, stili e mise en place, i tavoli de Le Petit Bellevue, enclave di fine dining all'interno dell'Hotel Bellevue a Cogne. Nell'antica dimora valdostana, dove sono passati anche Maria Josè e Umberto di Savoia, Pietro Imbimbo Roullet (quinta generazione dei Cuneaz) ha ritagliato uno spazio d'ospitalità e d'alta cucina. Dopo l'addio di Fabio Iacovone la cucina è stata affidata al toscano Niccolò de Riu che ha saputo trovare la strada per dare la propria identità all'eccellenza delle materie prime locali tra cui l'agnello di Cretaz, lo storione di Lillaz, l'immancabile cacciagione che da buon toscano sa trattare a menadito, le verdure dell'orto coltivato nel cuore del giardino dell'hotel.
A dare il plus all'esperienza a Le Petit Bellevue è il carrello dei formaggi, affinati dal maître fromager Roberto (che cura anche l'orto e non ama dare il suo cognome) in una cantina dedicata, e i racconti di Rino Billia, sommelier pluripremiato che si prende cura delle 18.000 bottiglie a lui affidate e riesce a trasmettere la cultura del vino anche ai renitenti alla beva.
giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate
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Ristorante con camere
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