Luigi Buonansegna sostiene che il gelato non potrebbe farlo in nessun altro luogo perché è legato a doppio filo alla Lucania, sua terra d'origine. E non è una sua visione romantica del lavoro. Trasferitosi a Firenze per studiare giurisprudenza è lì che si è avvicinato al gelato. Poi tornando a casa ha compreso le potenzialità dei prodotti agroalimentari che lo circondano e ha scommesso tutto nel volerli raccontare attraverso un gelato di qualità. Interagire con contadini, allevatori e casari gli ha permesso di conoscere a pieno caratteristiche e valori nutrizionali dei suoi ingredienti, per tarare al meglio le mantecature. Latte nobile, ricotta, olio extravergine, miele sono alla base di delizie sottozero che hanno fatto di un paesino di montagna in provincia di Potenza una tappa fissa per appassionati del mangiar bene.
Alcune suggestioni: Omaggio a Franco Pepe (ricotta di bufala lucana, confettura di albicocche di Rotondella, granella di nocciole tostate e polvere di olive di Ferrandina), Fiordilatte sbagliato (con latte di bufala lucano, uova fresche, zucchero di canna e miele lucano), o Legàmi (massa di cacao, polvere di peperoni essiccati e fritti e teste di limoni).
Romana, classe 1977, una laurea in Lingue Straniere e un master al Gambero Rosso, dove ha lavorato come redattrice e curatrice della guida Gelaterie d’Italia per due edizioni. Le piace raccontare storie di persone (contadini, casari, cuochi e artigiani del buon cibo). Dal 2019 è contadina e apicoltrice. Instagram @agricolaperpassione
Tavoli all’aperto
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Romana, classe 1977, una laurea in Lingue Straniere e un master al Gambero Rosso, dove ha lavorato come redattrice e curatrice della guida Gelaterie d’Italia per due edizioni. Le piace raccontare storie di persone (contadini, casari, cuochi e artigiani del buon cibo). Dal 2019 è contadina e apicoltrice. Instagram @agricolaperpassione