Quando nel 2004 un giovanissimo Peppe Bonsignore aprì con sua moglie Chiara Sabella L’Oste e il Sacrestano, tra i vicoli di Licata, forse non aveva idea di quanto avrebbe finito per identificarsi con la figura che aveva scelto come simbolo: l’oste, appunto, colui che nell’esercizio di ospitare è capace di entrare in una relazione che va ben oltre l’offerta del cibo e del vino. Vent’anni dopo a Bonsignore bastano due entrée di benvenuto per suscitare nei propri ospiti quel senso di fiducia e di abbandono che diventano presto gratitudine e familiarità. Anche per questo non esiste la carta e, una volta seduti, basterà dichiarare quanti assaggi si vorranno fare, sapendo di poter contare sulla generosità innata dello chef e delle sue sperimentazioni espresse.
Chi è avvezzo al fine dining resterà sorpreso dal riconoscere la disinvolta padronanza tecnica volutamente dissimulata dietro piatti che puntano dritti ai ricordi e ai desideri: decenni di consuetudini domestiche purificate per diventare piccoli scrigni di bontà e leggerezza. Il pesce non manca mai, qui a pochi passi dal mare, ma sarà la devozione dell’oste per i vegetali, alla fine, a conquistarvi e a contagiarvi.
modicana, giornalista, sommelier, founder di Condire Digitale. Attraversa ogni giorno le strade del “continente Sicilia” alla ricerca di storie legate alla cultura del cibo e del vino. Perché ogni contadino merita un romanzo
+390922895045
+390922895045
modicana, giornalista, sommelier, founder di Condire Digitale. Attraversa ogni giorno le strade del “continente Sicilia” alla ricerca di storie legate alla cultura del cibo e del vino. Perché ogni contadino merita un romanzo