Avatara è un ristorante di cucina indiana vegetariana al primo piano del complesso tranquillo di Dubai Hills Estate, un poco distante dai lidi in cui si bagnano i turisti per buona parte dell’anno. È parte del gruppo Trésind, uno squadrone di 300 indiani che sta monopolizzando le attenzioni nell’Emirato dello sceicco Mohammed Al Maktoum.
L’esperto Rahul Rana conosce la forza della cucina vegetariana indiana: non è questione di limitazioni o privazioni ma di ricchezza e nuove possibilità. Soprattutto, la cucina è l’anticamera della nostra salute, un tema che l’Occidente fatica a fare completamente suo, ancora obnubilato dal senso del godere a tavola, prima di ogni altra priorità.
Qui si gode e si sta bene con artifici all’apparenza semplici: nel menu degustazione di 16 portate non c’è né aglio né cipolla, niente formaggio ma yogurt e latte, zero sale e solo sapidità naturali. Piatti dall’estetica coloratissima, e di vocaboli spesso oscuri per noi: il menu si apre con Makhan malai, popping mishri e panhamarita, per dire. Sapori pieni e meravigliosi da testare da soli così, oltre a godere, si ha tutto il tempo di scoprire come mangeremo tra 50 anni.
laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt
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laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt