Cucina ricercata, ambiente raffinato e una vista unica sul Ponte Vecchio, che si apre da un’ampia vetrata, nella cornice di un arco. Affacciato sull’Arno, il ristorante Borgo San Jacopo accoglie in uno spazio romantico ed elegante, diviso su due livelli, firmato dall’architetto fiorentino Michele Bönan, che si è ispirato al fascino dell’Italia anni Cinquanta e allo stile di Salvatore Ferragamo. A orchestrare la cucina lo chef Claudio Mengoni, che accompagna in un viaggio nell'alta cucina italiana e toscana, declinato in proposte stagionali à la carte e i menu degustazione.
“Vera e sincera”, la sua cucina è fatta di estro e di ricerca, materia prima selezionata e tecniche complesse. Nasce dall’amore per il territorio, la conoscenza e il rispetto nel trattare gli ingredienti, sublimati in un perfetto gioco di consistenze, contrasti, colori, forme e sapori. Tra le specialità, il Rombo chiodato, lattuga romana, mandorle e prosciutto di Parma e il Maialino da latte in porchetta con radicchio rosso al Porto, mela Annurca e senape. A selezionare i vini in abbinamento è l’esperto sommelier Salvatore Biscotti, che attinge alla cantina di 980 etichette.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
+3905527268912
Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)