Che bella la storia de La Saletta di Alghero: locale aperto anni e anni fa come semplicissima friggitoria, poi è diventato una trattoria sempre più rinomata, fino a indossare gli abiti del bel ristorante borghese, con un ambiente elegante. Ora l'ulteriore scatto in avanti; ne sono artefici due chef in tandem, Gian Luca Chessa - che è anche patron – e Adriano Zucca. La coppia funziona a meraviglia, gli assaggi ci hanno stupito davvero. Bravissimi. «Qui tutti ci chiedevano sempre gli stessi cibi, gli stessi vini. Abbiamo pensato di iniziare a proporre qualcosa di diverso». Meno coperti e più idee. Una nuova La Saletta.
Siamo rimasti stupiti, si diceva. Perché l'approccio di Chessa e Zucca alla cucina è profondamente contemporaneo, meditato, strutturato, persino colto. C'è solidità e pensiero, umiltà d'approccio e brillantezza d'esecuzione. Meraviglia la rilettura non banale della tradizione sarda, gli assaggi sono una sventagliata di chicche - le più riuscitissime - che raccontano il prodotto autoctono, lo rivoltano come un calzino, lo onorano con trovate ingegnose, lo lavorano con enorme sapienza e metodi via via di oggi, di ieri e di domani.
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it
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Tavoli all’aperto
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