Ne è passato di tempo, dalla prima filiale estera della famiglia Iaccarino, in quel di Macao. Da lì in poi, ecco le ulteriori aperture a Marrakech, Shanghai, St.Louis, Nuova Zelanda. E questa a Toronto certo, dove già brilla la prima stella Michelin: merito di un ambiente open space elegante e panoramico, sul tetto di un grande albergo, ma anche di un'azzeccata scelta culinaria. Quella cioè che vede in menu parecchie specialità italiane, eseguite alla perfezione dal bravo Davide Ciavattella (ex L'Olivo di Capri), vedi gli immancabili piatti di pasta, comunque sempre fresca.
Parte importante di questa scelta è l'abile, sapiente aggiunta di prodotti e ingredienti locali. Ad esempio funghi, agnelli e wagyu dell'Ontario, quest'ultimo anche sotto forma di carpaccio; il bisonte del Manitoba in versione tartare oppure alla brace, sposato giustamente con mozzarella di bufala. Senza contare l'anatra muta del Quebec o le aragoste della Nuova Scozia.
Tutto questo non poteva che risultare un successo di pubblico e critica, confermato dalla prima stella e dalla recente nomina di Miglior ristorante italiano nel Mondo da parte della lista 50 Top Italy.
curioso e instancabile cittadino del mondo, come critico/giornalista prima di musica e poi di enogastronomia (La Stampa, Panorama, L'Espresso, Guida ai Ristoranti L'Espresso). Si diverte ad abbinare il giusto sound a vini, piatti, cantine, spa, hotel, nei panni di music designer e sound sommelier (psmusicdesign.it).
Tavoli all’aperto
curioso e instancabile cittadino del mondo, come critico/giornalista prima di musica e poi di enogastronomia (La Stampa, Panorama, L'Espresso, Guida ai Ristoranti L'Espresso). Si diverte ad abbinare il giusto sound a vini, piatti, cantine, spa, hotel, nei panni di music designer e sound sommelier (psmusicdesign.it).