Guardare avanti non è scontato per un pizzaiolo che fa oltre 300 coperti al giorno. Pur non avendone bisogno, Cristian Marasco però continua costantemente ad allargare i suoi orizzonti. Lo fa a piccoli passi perché, da imprenditore navigato (il ristorante-pizzeria di famiglia, al quale ha affiancato una bakery, ha appena compiuto 40 anni) sa che innovare è importante, ma far quadrare i conti è fondamentale.
Da qualche tempo il pizzaiolo nato in Lombardia che non tradisce le sue origini campane, alla tradizionale carta della pizzeria ha affiancato un menu stagionale dedicato alla pizza contemporanea. Qui sette interpretazioni d’impasto e di diverse tecniche di cottura s’incontrano con alcuni ingredienti dei suoi due territori d’elezione in 21 pizze tutte da scoprire che cambiano 4 volte all’anno.
Si passa dall’impasto indiretto della Napoletana a modo mio a quello a lievitazione mista della fritta contemporanea, che essendo ripassata in forno non ha alcuna traccia d’unto. Dai padellini dove le tante farine regalano sapori e consistenze diverse alla pizza alla romana, fino a quella con 96 ore di lievitazione con solo lievito madre. Tra i topping meritano una nota a parte quelli di pesce che, affiancandosi ai piatti molto classici del ristorante (che sono territorio del fratello Mario), sono un must anche nelle pizze classiche.
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Tavoli all’aperto
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giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate