Ben più di cocktail bar, Sips è una drinkery house, ovvero un luogo in cui Simone Caporale e il socio Marco Alvarez accolgono gli ospiti per un’esperienza senza barriere e senza confini, sia fisici sia creativi. Proprio la libertà di poter sperimentare, creare e raccontarsi attraverso un drink e la sua esperienza, rendono Sips unico nel suo genere.
Sin dal primo colpo d’occhio, il classico bancone è stato sostituito da una station nel cuore della sala in cui i barman possono lavorare a stretto contatto con i clienti, in un continuo scambio e in cui l’atto di miscelare sia il vero protagonista insieme alla grande tecnica e ricerca delle materie prime e della loro lavorazione. Tanti piccoli “sorsi” in cui ogni elemento del cocktail è frutto delle conoscenze di Simone, ma anche dello studio di Alvarez grazie alla sua formazione in biologia molecolare.
Da un apparente classico, ad esempio, come il Negroni si passa a signature più articolati come il Blanc, raccontato come una tradizione della gastronomia in forma liquida e realizzato con Brandy Torres 15, Cointreau, pinoli, uvetta e spinaci liofilizzati e in cui ogni assaggio è una piccola magia di gusto in un bicchiere. La sperimentazione di Sips è da scoprire all'interno del locale stesso, dove Caporale e Alvarez stanno realizzando un bar nel bar, Esencia, dove i concetti alla base di ogni percorso verranno affrontati in un menu degustazione di drink in cui lo stupore e la tecnica la faranno da padroni.
scrittura, cinema, filosofia, cibo: da sempre nel suo dna iniziando come sceneggiatrice per poi approdare al giornalismo enogastronomico al Gambero Rosso e poi Identità Golose. Oggi coltiva un’altra passione, quella per la mixology e i cocktail bar curando la sezione a loro dedicata in questa guida