Lo chef Stefano Basello e i giovani che compongono la sua brigata hanno saputo dare una connotazione ben definita al ristorante, trasformandolo letteralmente nella proposta. I sapori del passato, con materie prime quasi dimenticate perche considerate povere, hanno trovato una valorizzazione molto particolare. Lo staff è impegnato nell'utilizzo di tecniche contro lo spreco (celebre l'utilizzo della corteccia degli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia per fare una farina con la quale produrre il pane).
Ci sono tre percorsi degustazione che consentono una esplorazione della variegata offerta gastronomica del Friuli Venezia Giulia, insomma dalle Alpi al Golfo di Trieste: un viaggio sensoriale molto intrigante. Antiche ricette tramandate magari solo oralmente trovano spazio nella proposta Racconti Friulani, alla scoperta di usanze e materie prime dimenticate. Super la crema tiepida di fagioli di Platischis, con aringa mantecata, pestìth (pesto di rape macerate), cipolla di Cavasso in agro, pepe e cotiche di maiale soffiate. Buona la cantina e servizio puntuale e molto preciso.
per lungo tempo redattore del Messaggero Veneto, divide la sua passione tra gastronomia e aviazione, soprattutto le Frecce tricolori
+390432777000
Ristorante con camere
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