Nell’hospitality si abusa molto dell’espressione “esperienza olistica”, ma non c’è altro modo per rendere giustizia a ciò che è Fogo Island Inn, a nord di Terranova. Regna la calma, un forte senso della tradizione e del luogo, soprattutto in connessione con la pesca e la caccia, in una comunità ancora completamente pura e incontaminata, una rete di artisti provenienti da ogni angolo per cercare ispirazione nel paesaggio selvaggio, nello sciabordio delle onde e nell’oceano imprevedibile.
Il menu messo a punto dallo chef Timothy Charles rende omaggio all’isola di Terranova, a questo unico microcosmo di bacche, pesce e selvaggina, un viaggio gastronomico in un’isola che ha tanto da offrire.
Dolcissimi e delicatissimi gamberetti di Fogo, lingue di merluzzo ricche di collagene, granchio e mirtilli, alghe e aceto prodotto dagli alberi di mele abbandonati, ghiaccio attinto dagli iceberg alla deriva e gli spirits della Newfoundland Distillery. Il design molto curato, con sedute in legno e rivestimenti colorati, è proprio di un altro livello, pensato per restituire una visione esclusiva di struttura ricettiva.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
Ristorante con camere
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)