Con RavioXO, Dabiz Muñoz torna a rompere le regole. L’impeto del suo spirito trasgressivo è comparabile solo alla sua creatività. Stimolato da un’ossessiva mania di perfezionismo si avventura nel quotidiano “ancor più difficile” e ne esce trionfante.
Da RavioXO ci si focalizza sulla pasta. Cinese o italiana? Si tratta di decontestualizzarla, denudandola da ogni connessione culturale. Chi riserva un tavolo pensando di trovare una versione sofisticata del Din Tai Fung si sbaglia. Così come coloro che vogliono rivivere l’esperienza londinese di Hakkasan (dove Dabiz ha lavorato prima di aprire DiverXo), eccessivo, divertente, sorprendente, arguto, audace, unico… e, come piace dire a Muñoz, assolutamente edonista.
Un menu variabile di 14 portate salate che includono 9 dumpling diversi e altri tipi di pasta. Un fusion dove i tortellini si camuffano da wonton e viceversa. Così nasce la Zuppa “wontollini”: tortellini ripieni di mortadella che fluttuano su un brodo di pollo agro piccante arricchito da shitake e fiori di alisso. Equilibrio e armonia. O il Cannellone seta di riso dove la delicatissima pasta di riso cheng fun si combina con la potenza dello stufato di cochinta pibil, a base di faraona, besciamella (con le note di burro e noce moscata) e salamoia. Una texture meravigliosa, come anche la combinazione di sapori, sottile e delicato.
Al ristorante si prepara tutto da zero dal “chili garlic” (salsa piccante a base di aglio) alla siracha (salsa piccante thailandese). E lo stesso vale per le basi dei drink. Elemento degno di nota nella cucina di Muñoz, anche quando senza alcol.
giornalista spagnola, scrive di cucina per El Mundo e Gastroactitud. Il suo libro, “100 Esperienze gastronomiche da non perdere” ha ispirato una serie televisiva su Tve