Francesco Laera è uno chef che sperimenta con passione e abilità tecnica, e si misura con i classici per interpretarli in forma originale e con particolare attenzione per l'effetto cromatico delle presentazioni. Da diversi anni gestisce il ristorante Fè, che prende il nome da Eufemia Lippolis, compagna di vita e di lavoro.
Si entra dunque nei suggestivi ambienti di un trullo, suddivisi in minuscole salette: tra bei tavoli, comode poltroncine, e il riposante bianco delle pareti, a tratti interrotto da civettuole nicchie in pietra. Qui gli ospiti possono iniziare un viaggio sensoriale, le cui fascinose tappe corrispondono alle creazioni artistiche di Francesco, con il valore aggiunto dalla presenza in sala della stessa Eufemia e del bravissimo Domenico Lucia.
Un percorso inaugurato da una composta di pomodoro alla pizzaiola (da spalmare sull'ottimo pane fatto in casa) che crea dipendenza. Un attimo prima di procedere con le preparazioni iconiche di Francesco. Che si tratti de "Il Nero e il Mare", e cioè il branzino con salsa béarnaise e spuma di patate ricoperto di nero di seppia, o dei seducenti spaghetti con quattro tecniche di cottura del pomodoro e il lardo.
professore di lettere in pensione prestato alla gastronomia. Titolare da quasi vent'anni di una rubrica sul Corriere del Mezzogiorno
+390805796505
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