Ad Alfio Ghezzi le ambientazioni banali proprio non piacciono. Dopo il Senso Mart al museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto (insegna stellata che rimane il suo quartier generale) e dopo il Senso Lake Garda inserito nello splendido e lussuoso contesto dell'hotel Eala a Limone sul Garda, lo chef trentino cura anche la regia del rifugio InAlto, in cima a Col Margherita, luogo clamorosamente panoramico attorniato a 360 gradi da una memorabile sfilata di vette dolomitiche. Siamo a ben 2.514 metri di altitudine, ma quassù ci si arriva comodamente in funivia dal passo San Pellegrino, che si raggiunge in 15 minuti d'auto sia da Moena, sia da Falcade.
La proposta è studiata insieme al resident chef Fabio Busnaghi. L'obiettivo dichiarato (e centrato) è quello di valorizzare la filiera corta, di assecondare il ritmo delle stagioni, di dare risalto al patrimonio di saperi e di sapori custodito tra queste vallate. Tra le specialità, la Battuta di razza Rendena al coltello nocciole, polvere di porcini e sfoglie di polenta e la Trota affumicata patate, rafano ed erba cipollina.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
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Tavoli all’aperto
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