Marche e Sicilia hanno trovato casa a Parma in uno dei borghi del centro città e in un piccolo locale con pochi tavoli, per un massimo di 16 coperti, con cucina a vista da cui il duo ai fornelli, Federico Capocasa ed Eugenio Restivo, prende le mosse per servire anche in tavola. Non c’è un ordine canonico a cadenzare la lista delle proposte in carta: libero accesso e sequenza personalizzata per gli ospiti che hanno davanti una panoramica di piatti ad alto tasso di stagionalità come nel caso dei Cappelletti di porro, brodo di bieta e ortaggi primaverili, in cui si riversano le esperienze gastronomiche ma anche i ricordi dei sapori natii dei due chef.
La loro informalità, unita alla competenza nel raccontare le pietanze, così come la disponibilità nel consigliare e far assaggiare i vini di piccoli produttori, mettono a proprio agio e costituiscono il quid in più che rende piacevole la sosta.
autrice del libro Gli anni d'oro della cucina parmigiana, per l'Accademia Italiana della Cucina, collabora a “Gusto”, pagina golosa della Gazzetta di Parma
autrice del libro Gli anni d'oro della cucina parmigiana, per l'Accademia Italiana della Cucina, collabora a “Gusto”, pagina golosa della Gazzetta di Parma