Quella siciliana è un’altra grande tradizione gelatiera in Italia, che ha attinto dalla cultura araba la tecnica del sorbetto - nell'antichità uno sciroppo di acqua, miele o zucchero di canna aromatizzato con frutta, erbe e fiori e versato in giare a contatto con neve e ghiaccio - per sviluppare nei secoli uno stile distintivo di fare il gelato, con la granita siciliana nel ruolo di attrice di spicco.
Di questa cultura Antonio Cappadonia è grande conoscitore e appassionato sperimentatore e ambasciatore, attraverso un gelato che è un racconto fedele dei prodotti che il maestro sceglie personalmente con i produttori più virtuosi della regione - con cui concorda perfino il giusto grado di maturazione -, con ricette classiche e dal guizzo più creativo, stringate e genuine.
Impeccabili gusti di frutta fresca e secca, per intensità e pulizia al palato, dalle mandorle al pistacchio, dai limoni verdelli di Santa Flavia a manghi, fichi d’India, meloni bianchi, pesche, fragole condividono il bancone con rivisitazioni che guardano al connubio frutta-ortaggi, come il carciofo spinoso di Cerda (nato da anni di studio e test su come mantecare il carciofo) con arancia e limone, o il dissetante finocchio e arance. Carezzevoli e golose le referenze a base latte - crema al mandarino, bacio di dama, gianduione, caffè monetino, crema al Passito di noto o al Passito di Pantelleria. Capitolo a parte per le granite, altro amorevole omaggio alla frutta della sua Sicilia.
Cappadonia entro il 2023 aprirà il suo terzo indirizzo al molo trapezoidale, dove sta nascendo il nuovo porto di Palermo.
+393925689784
Tavoli all’aperto
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Romana, classe 1977, ha lavorato al Gambero Rosso come curatrice della guida Gelaterie d’Italia per due edizioni. Le piace raccontare storie di persone (contadini, casari, cuochi e artigiani…). Neonata contadina e apicoltrice, alterna al lavoro alla scrivania, la vita di campagna insieme a cani, conigli, asini e galline, tutti parte di una grande famiglia. Instagram @agricolaperpassione