Andrea Aprea è lo chef-patron napoletano del ristorante che porta il suo nome, all’interno del Museo Etrusco della Fondazione Luigi Rovati. Il menu degustazione del momento include piatti come Seppia alla diavola, Quaglia in salsa tonnata, carota e mirtilli, Patata all’amatriciana, Rombo alla Mugnaia. Ovvero, quattro preparazioni su 7 complessive rette dalla spina dorsale di una salsa dal gusto riconoscibile e italiano, realizzate con tecnica, gusto e il puntiglio maniacale che gli sono propri da sempre (Aprea sembra più un cuoco svizzero che napoletano, diciamo sempre). Ornamenti che in realtà incidono quanto (se non più) la proteina che li accompagna.
In generale, la creatività del menu di AA esprime ragionamenti personali, ben sintonizzati sulla cucina italiana del presente. E il servizio si addice bene al racconto del piatto: Jessica Rocchi e Lavinia Santicchia fanno scorrere etichette anche non convenzionali per quello che ti aspetteresti dal blasone del posto. Cioè birre artigianali, trebbiani non ortodossi, persino riesling dealcolati. Personalità sempre.
laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt
+393459431361
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