Spesso la cucina moderna viene definita rock, per evidenziarne il lato trasgressivo e fuori dagli schemi canonici. In questo caso il nome della pizzeria con cucina abbarbicata sulle montagne alle spalle di Brescia deve il suo nome al capostite Giovanni Zanoni, conosciuto in paese con il soprannome di Roc e titolare proprio qui di una locanda già a partire dal 1978. Oggi la nuova generazione vede in pima fila Patrick in cucina (o sarebbe meglio dire al forno) e il fratello Gianluca in sala e in cantina per un locale che ha sposato il mondo della pizza diventando un punto di riferimento in una provincia che, a livello nazionale, si segnala già da tempo come una delle più vivaci.
Da Rock 1978 la versatilità è di casa in un menu dove si spazia dalla classica napoletana alla gourmet a spicchi, fino a quella tonda con una cottura più dolce e la qualità si vede sia negli impasti (pala, riso e orzo, mais, segale e integrale) che nel topping, dove oltre a scegliere la miglior materia prima in circolazione, si evidenziano le produzioni bresciane, anche di nicchia.
Con il miele di Simone Pedroni, i capperi di Gargnano, il Bagòss e l'olio del Garda Caldera. Difficile scegliere una sola pizza in una carta estesa e sfiziosa nei contenuti, ma vale la pena ricordare, tra le più curiose, la Coniglio e Carote, con fior di latte, crema di caote e zenzero, erbette, rotolo di coniglio e il suo fondo. Per l'abbinamento liquido lasciatevi guidare da Gianluca, perchè la cantina offre bottiglie di rilievo con un occhio di riguardo per le bollicine franciacortine e d'oltralpe.
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Tavoli all’aperto
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giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale e viaggiare