Tickets è morto, viva Teatro Kitchen & Bar. Dopo la bancarotta di ElBarri, la società spagnola che riuniva tutte le gastroinsegne della famiglia Adrià a Barcellona, l’ex Tickets è stato il primo a risorgere (essendo anche il più popolare e remunerativo) con nuovo nome e nuova proprietà, mantenendo per fortuna location più staff (buona parte) in sala e cucina. Sono cambiati solo gli arredi, ora più easy, mentre la linea culinaria rimane sempre creativa ma decisamente più snella, con un bel taglio agli ingredienti più rari e costosi. Risultato? Un conto decisamente più abbordabile.
Così, a giustificare la nuova insegna, ci si accomoda nei nuovi spazi Platea, Galleria o Backstage: è fra queste pareti che lo chef Oliver Peña, ex Hacienda Benazuza, 41° e Enigma, (ri)mette in tavola storiche invenzioni bulliane tipo la sferificazione di oliva, il gelato di Parmigiano o la brioche al tartufo, ricette del tutto attuali nonostante “vecchie” anche venti e passa anni. Aggiungendo sfiziose new entries tipo la Pizzetta di stracciatella, l’Anemone di mare con salsa di soia o un soave Profiterol di ibisco, in perfetto bilico tra dolce e piccante. Non è finita: oltre alle solite tapas, ecco spuntare nel menu anche qualche piatto più elaborato e completo, sempre ad alti livelli, vedi il Riso nero con calamaretti e aglio o il Sottobosco di funghi con mandorle e lumache.
Morale? Sarà cambiato anche il nome, ma la sorprendente magia visiva e gustativa pare proprio rimasta intatta. Per nostra e vostra fortuna.
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Tavoli all’aperto
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curioso e instancabile cittadino del mondo, come critico/giornalista prima di musica e poi di enogastronomia (La Stampa, Panorama, L'Espresso, Guida ai Ristoranti L'Espresso). Si diverte ad abbinare il giusto sound a vini, piatti, cantine, spa, hotel, nei panni di music designer e sound sommelier (psmusicdesign.it).