Mirazur

La forza del Mauro Colagreco più recente sta tutta nel grado di difficoltà che si pone: non altissimo, di più. Perché proporsi, come ormai fa da qualche tempo, di modellare la propria offerta gastronomica al Mirazur in un percorso che s'ispira al rapporto tra cielo e terra, segue il calendario biodinamico, muta di continuo in base al passaggio lunare nelle costellazioni, che influenza le piante, cosicché giornalmente viene declinato sulla base di quattro elementi diversi del mondo vegetale - frutti, foglie, radici e fiori, a rotazione – ha un’unica spiegazione: un'erculea scommessa su sé stessi, sulla propria capacità di plasmare davvero tale tema difficilissimo, pieno di insidie; di rivoluzionare i propri fornelli offrendo non solo al commensale, ma al mondo, una prospettiva del tutto diversa.

Univers Mirazur - così è stata battezzata l'idea - è verità nel piatto. È stravolgimento dei canoni di partenza, per giungere a conclusioni edibili uniche, seppur mai gastronomicamente spiazzanti. L'ultimo menu che abbiamo assaggiato è quello dedicato ai frutti: perfezione pura. E all'orizzonte si profila una succosa nvità: il menu "Agrumes".

Carlo Passera

classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it