È stato felice l’innesto di questo ristorante ambizioso e convincente, accanto alle mura che avevano ospitato il Gigi Pipa, nel corpo dell’Hotel Beatrice d’Este. Quattro ragazzi alla guida: il patron Michele Carretta, che ha ripreso in mano l’albergo di famiglia; ai fornelli il giovane duo formato da Francesco Massenz e Leonardo Zanon; e in cantina l’italo-brasiliano Ricardo Scacchetti, nota di merito per lui, c’ha sciorinato il miglior pairing da tempo a questa parte, tra Germania, Francia, Portogallo e Italia, con grande attenzione ai vini naturali.
Già l’avventura fa simpatia di per sé, sono menti fresche che si son volute mettere in gioco. Poi ci sono gli assaggi: denotano un approccio alla tavola contemporaneo, intelligente, evoluto. C’è attenzione alle consistenze, un ottimo dosaggio delle nuances aromatiche (perfetto l’uso dei pepi, ad esempio negli Gnocchi di susina, prugna fermentata e patata dolce), un’evidente confidenza con le tecniche, uno stile già definito e di consapevole creatività. Delizioso il Riso, rapa rossa, asperum e grue di cacao, con la doppia texture del cereale e del grue che accarezza i denti e colpisce il cuore.
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it
+39042994144
Tavoli all’aperto
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it