Il ristorante Scannabue è nato dal desiderio sincero di Paolo Fantini e Gigi Desana di creare un luogo di ristorazione ricercato e allo stesso tempo accessibile a tutti. L’identità si trova fin dal nome, che richiama lo scrittore Giuseppe Baretti, che si firmava Aristarco Scannabue, nato e cresciuto proprio nel quartiere San Salvario.
Coperti sempre gremiti per un ristorante che fa della sincerità la sua cifra stilistica. E ora che si è rifatto il look, chiudendo il dehors e inglobando l'ex Gallina Scannata, è una vera e propria corazzata. Tra le proposte, “2008… Vitello Tonnato alla Nostra Maniera“, i mitici Agnolotti del Plin ai Tre Arrosti, fino alla morbidissima Guancia brasata al Barbera su purea di patate. Leggero e goloso il Cappuccino di baccalà.
Anche il finale è tradizionale, come ci si aspetta: panna cotta o bonet. Indirizzo imperdibile per gli amanti della tradizione ben eseguita. Con una carta vini decisamente ben fornita, tra Italia e Francia.
giornalista professionista e professore di Antropologia del Cibo all’Università Iulm di Milano. Ha collabora con Fine Dining Lovers e altre testate del settore food. È stata nominata Chevalier de Champagne ed è stata per tre anni Responsabile della parte giornalistica food di Expo Milano 2015
+390171920181
Tavoli all’aperto
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giornalista professionista e professore di Antropologia del Cibo all’Università Iulm di Milano. Ha collabora con Fine Dining Lovers e altre testate del settore food. È stata nominata Chevalier de Champagne ed è stata per tre anni Responsabile della parte giornalistica food di Expo Milano 2015