Da sempre arroccato nel piccolo borgo di Civitella Del Tronto, nella cucina del più noto ristorante tra le mura, lo chef Sabatino Lattanzi ha abbandonato il luogo che ha fatto storia nel suo percorso gastronomico per scrivere un nuovo racconto dove solo il presente e il futuro contano davvero. Perché arriva per tutti il momento di camminare da soli, di essere indipendenti, adulti. Ed è così che lo chef è sceso sulla costa, creando la sua nuova dimensione a Tortoreto Lido, in un locale dall’atmosfera moderna ed elegante in cui esprimere tutto se stesso: il ristorante Batì.
L’offerta culinaria abbraccia le passioni storiche e identitarie di Sabatino nelle proposte di Terra e Acqua Dolce e include, per la prima volta, anche il Mare con ingredienti che impongono allo chef curiosità e ritrovato entusiasmo. Da anni studioso della filosofia di Niland, Lattanzi utilizza la tecnica della frollatura dei pesci, spinto dalla ricerca della concentrazione massima del gusto di gallinelle di mare, ricciole o lampughe.
La costruzione dei piatti risulta un folle equilibrio tra una poetica delicatezza e la forza dell’esaltazione della materia prima, giunta ormai a un livello di sacralità tale da imporre un quasi totale utilizzo di essa. Il recupero degli scarti è diventato essenziale per lo chef, come la ricerca di un’apparente semplicità che renda la sua creatività facilmente comprensibile ai clienti. Obiettivo raggiunto! Perché Sabatino è in grado di raccontare il cibo con dinamicità e passione, con l’entusiasmo giocoso di un fanciullo e la consapevolezza di un uomo adulto.
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Tavoli all’aperto
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classe 1983, laureata in Economia, dapprima editrice e poi giornalista freelance, si appassiona al mondo della cucina dopo l'incontro con Heinz Beck nel 2012. Amante della sua terra, l’Abruzzo, oggi è produttrice di olio extravergine d’oliva nell’azienda di famiglia, l’azienda agricola Gaia