Davide Bisetto e Stefano Sacilotto, il primo trevigiano il secondo pordenonese, sono da anni in cammino assieme, prima in Corsica, al Casadelmar, poi a Venezia, all’Oro del Cipriani.
Chiusa nell’autunno del 2021 l’avventura in Laguna, i due hanno unito le forze e inaugurato, nel cuore di Pordenone, Sostansa (declinazione dialettale di Sostanza). Nel nome c’è tutto: ovvero una cucina esteticamente inappuntabile, ben fatta, ma solida, sostanziosa, appunto. La qualità resta un mantra, e forse qui è ancora più alta, perché c’è più autonomia e, di conseguenza, più ricerca negli approvvigionamenti, e più attenzione alle produzioni locali. “In più – come ricorda Davide – adesso sono concentrato quasi esclusivamente sulla cucina”.
Una cucina bene eseguita, insomma, ma non ostentata, apparentemente più semplice ma che, al contrario, alle spalle ha tanto lavoro, più profondità e più sperimentazione. Il menu è rigorosamente stagionale, ma ve ne diamo un "assaggio": Risotto Acquerello, mantecato all'ortica fresca, gamberetti rosa all'olio extravergine del Garda, lime e limone ghiacchiato, Tortelli di primizie, Polpo caponato con gli ingredienti classici e l'aggiunta dell'aglio orsino, Braciola di maialino con maionese alla curcuma, carotine e batate croccanti. Da Sostansa c'è colore, gusto e tanta creatività.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)