L’eccellenza sta nei particolari. Lo dimostra il gran pizzaiolo Daniele Donatelli, uno sperimentatore che ama mettersi in gioco. Per dire: ha studiato nei minimi particolari l’impasto, di cui conosce ogni caratteristica, lievito 100% naturale ma è arrivato persino a fare prove su prove alla ricerca dell’acqua perfetta da utilizzare, per durezza e Ph, trovando finalmente la soluzione, un’acqua di sorgente con determinato “grado francese”. Realizza da sé la ricotta che usa per le sue preparazioni. E così via: nulla lasciato al caso.
Così alla sua insegna ammiraglia ci si diverte. Donatelli 3011 è un indirizzo contemporaneo: si gustano pizze straordinarie, ma c’è anche una proposta di piccola cucina (“piccola” mica troppo: Riso Acquerello, cozze, pecorino, trombette della morte; Cubotti di tonno rosso scottato, alga wakame, olio al mandarino… Il tutto in versione cicchetto o completa) e i cocktail da abbinare al desinare o da gustare fino a tardi.
Ma rimaniamo alle pizze. Per noi, un’eccellente Bufala con pomo d’oro artigianale, bufala campana poché e salamino piccante; la originale Calvetti con pomo d’oro artigianale, mozzarella pugliese, prosciutto cotto Opificio 1899, la ricotta grass fed di produzione propria, Parmigiano Reggiano vacche rosse e pepe nero di Maricha.
Davvero deliziosa la Tonno e cipolla (pomo d’oro artigianale, mozzarella pugliese, tataki di tonno rosso, dolce di cipolla e croccante di porro); di riferimento la Tartare (mozzarella pugliese, tartare di fassona piemontese, zabaione d’uovo, tartufo e nocciola piemontese). Bravissimo.
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it