Lo sa lui per primo: se chiedi di Aitor Arregi ti senti rispondere chi? Se invece domandi di Elkano, nessuno ha dubbi perché tutti chiamano così il gran cerimoniere del mare basco, Aitor per l’appunto, con il nome del ristorante che ha ricevuto in eredità dai suoi genitori, Mari Jose e Pedro. Lo aprirono nel 1964 a Getaria, a una trentina di chilometri da San Sebastian in direzione Bilbao.
Il mare in assoluta qualità, fedeli a una frase che il padre amava ripetere: «Il segreto è comperare un gran prodotto e poi non rovinarlo». Uno su tutti: il rombo. Non manca mai, una bandiera che non viene ammainata. Aitor lo serve raccontando mille storie lì accanto al tuo tavolo, ma lo immagini nel porto in basso, spalle alla terra che gli interessa ben poco: «A noi baschi è sempre interessato il mare, prendere il largo, pescare e commerciare».
E quel giorno l’oceano là fuori era piatto, uno specchio per il sole splendente come non è facile da queste parti in pieno autunno. Una di quelle giornate che vorresti non abbiano mai fine.
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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Tavoli all’aperto
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