Sembra che Salerno stia dando ampi cenni di risveglio, dopo anni di ristorazione eufemisticamente sonnolenta: basti considerare il lavoro che stanno facendo i ragazzi del tradizionale Vicolo della Neve, del giapponese Umi e della vineria Uve Nude, la bakery nordica Filtro, la verve di Suscettibile…
In tutto questo l’insegna più solida della città rimane ancora Mood, in un’intersezione di corso Vittorio Emenaule, un luogo pacifico con tanto di bel giardino fuori, frequentabile anche in inverno per merito dei “funghi” termici. Dragomir Georgiev, che tutti conoscono come Drago, è un signore di natali bulgari che ormai si esprime con accento campano. Ha due grandi passioni: la carne e il vino.
Dopo aver attinto alla straordinaria degustazione di salumi e formaggi (italiani e francesi), concedetevi dunque una bistecca, una tagliata di controfiletto o un’entrecote di Wagyu australiano o Black Angus di varie provenienze. Oppure scommettete su uno dei piatti leggibili cucinati da Giovanni Mellone, il Petto d’anatra arrosto con zucca e zabaione ai porcini, per esempio. La Carta dei vini è un tripudio di bollicine intelligenti, etichette posh e anche più ricercate.
laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt
Tavoli all’aperto
laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt