A dicembre 2021 la holding di Enrico Buonocore ha scritto il suo sesto capitolo. Langosteria Cucina ha aperto in via Savona 10, lo stesso numero civico della prima insegna ma con un ingresso separato, proprio accanto al ristorante ammiraglia (il primo del gruppo ad aprire, quasi 15 anni fa). Entri e un tendaggio scuro si apre su un locale caldo e groovy, con una cinquantina di coperti in più salette e un bancone da 6 posti sovrastato da un lampada seventies in vetro e ottone. Sedute basse, luci soffuse e dettagli di design di chiare ispirazioni giapponesi.
L’idea è quella di prendersi cura del cliente, a partire da quello già affezionato, con un menu più ridotto della porta accanto. Tutto quello che deve fare l'astante della Cucina è scegliere 6 opzioni da una lista di 12 antipasti, che cambiano a cadenza settimanale. Tutti piatti in condivisione, dai contenuti Langosteria-style: nessuna tecnica mirabolante ma intrecci tra prodotti splendidi e condimenti di polso, «’che i piatti buoni hanno la puccia e quelli asciutti non piacciono a nessuno», avverte il patron. Nel nostro caso, squisitissimi il Carpaccio di tonno rosso alla mediterranea, i Calamaretti spillo all’assassina, la Guancia di tonno rosso, torzelle e datterino arrosto.
I contenuti dei calici li decide Valentina Bertini, wine manager umbra che attinge dalla stessa ricchissima carta del locale accanto (oltre 1.700 etichette). Con lei, c’è il milanese Jacopo Tosi, sommelier dell’anno per Identità 2021. Al bar, cocktail come Campari shakerato o French Kiss e un sound designer che leviga una tracklist su iPad.
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laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Co-autore di "Cucina Milanese Contemporanea" (Guido Tommasi editore, 2020)
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