Una locanda sospesa tra passato e futuro, dove l'attenzione al territorio, il richiamo alle radici e la spinta all'innovazione convivono armoniosamente, offrendo un’esperienza autentica e raffinata, capace di parlare al cuore e al palato. Il nuovo corso di questa bella realtà a conduzione familiare – fondata nel 1952 – vede come protagonista una terza generazione. Le sorelle Alice e Giulia Pedol, nipoti dei fondatori, garantiscono continuità e passione l'una in sala e l'altra in cucina, dove a dirigere i lavori c'è Paolo Speranzon, giunto qui dopo i 16 anni ai fornelli stellati della vicina Locanda San Lorenzo.
A completare la squadra il sommelier Alberto Zoppè che collabora con Alice nella bella carta dei vini. Cuore pulsante della proposta è l'azienda agricola di famiglia, che produce ingredienti a km zero e alleva l'agnello d'Alpago, un presidio Slow Food celebre per la delicatezza delle sue carni. I piatti del menu custodiscono la memoria culinaria di queste splendide vallate e della campagna veneta, rivisitandola con rispetto e creatività come confermano la Sopa coada di cipolle e intingolo di pollo ruspante.
bellunese, classe 1972, è giornalista freelance e da oltre 20 anni scrive di gusto collaborando con diverse testate enogastronomiche venete e nazionali. Dirige il web magazine dolomitireview.com
Tavoli all’aperto
bellunese, classe 1972, è giornalista freelance e da oltre 20 anni scrive di gusto collaborando con diverse testate enogastronomiche venete e nazionali. Dirige il web magazine dolomitireview.com