Tra dirupi e pareti scoscese, la Val Sarentino è un piccolo enclave culturale rimasto fedele a sè stesso che grazie al nuovo tracciato stradale si raggiunge in pochi minuti dal centro di Bolzano. La bella valle, ricca di boschi e tradizioni, vanta anche una delle cucine più avanzate dell’Alto Adige. In 25 anni, il piccolo rifugio a 1622 metri dei fratelli Heinrich e Gisela Schneider si è trasformato in un gioiello della cucina d’avanguardia che mescola tecniche di punta alla religiosa valorizzazione della produzione agroalimentare locale.
Un Relais&Chateau bomboniera, il cui ristorante è anche un faro di moderno design di montagna - tronchi di betulla per pilastri, la cantina illuminata di azzurro sospesa a mezz’aria e due ampie vetrate panoramiche al posto delle preti - dove cuochi e addetti alla sala si muovono come attori di teatro giapponese. Perfezione. Dieci portate per 179 euro più il vino. Solo prodotti del territorio o quasi ma in una cornice internazionale di tecniche - un po’ cucina molecolare, un po’ classica – e di scelte estetiche di elegante stampo nipponico. Nei piatti e dei piatti. Il finto Raviolo di cavolo rapa con lucioperca, lievito e camomilla poggia su una trama di erbe disidratate (un elemento che tornerà spesso). L’Uovo di gallina con morchelle e caviale di salmerino davvero speciale. E via così senza un cedimento. Senza un errore. Un percorso che dura quattro ore con cadenze studiate al secondo.
I due ragazzi di Sarentino, ormai adulti, guidano uno dei migliori ristoranti dell’Alto Adige e d’Italia. In assoluto.
+390471623055
Ristorante con camere
+393357108817
non è un pr, non è un influencer. Da 25 anni cerca semplicemente di fare giornalismo e critica enogastronomia