Un tubero della Saggitaria e foglie di Gorgonia, un pizzico di semi essicati di Ninfee e petali di Zizania, il tutto al vapore di infusi di erbe del deserto del Taklamakan... sembrano gli ingredienti di una pozione di un libro della J.K.Rowling e invece questo è FuHeHui.
Un tempio del cibo della nostra Terra e delle acque di Gaia, labelizzato a ragione come il miglior vegetariano di Asia e sempre nei top 50 ristoranti del continente. A leggere il menu possono venire i brividi ma ciò che ha messo in piedi il patron Fang Yuan e la moglie Rianna (buddisti seri, con un touch di persone d’affari) è una macchina da guerra del fine-dining: quattro ristoranti tutti stellati: tre di cucina shanghainese (FU1039 aperto nel 2006, FU1088 nel 2008, FU1015 nel 2010) e appunto il vegano. Tutti e quattro sono localizzati di seguito, sulla centrale YuYuan road (non a caso vicino al tempio buddista di JingAn), ma in edifici dallo stile completamente diverso.
Il menu del FuHeHui (che significa “Buona Sorte e Saggezza”) è una carrellata di 11 portate che sondano dalle piu diverse declinazioni di tuberi e funghi fino ai tofu più inusitati o alle misticanze fresche o marinate in aceto e soia. Pre-covid i menu a scelta erano 3, ora un po' lo slow down un po’ la lotta agli sprechi ha portato a una sola scelta fissa che turna ogni tre mesi. Cosa che alla fine semplifica l’ordine considerato la complicanza degli ingredienti. Lo chef, dall’apertura, nel 2014, è maestro LuYiMing.
Il ristorante, circondato da giunchi di bambu e arricchito da legni e pietre dure, è nel pieno rispetto del FenShui.
+862139809188
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giornalista col vizietto dell'esterofilia (da buon germanista) e del cibo (da buon modenese), dal 2007 vive felice in Cina, a Shanghai, tessendo ponti tra Oriente e Occidente